16 October 2008

Giovanni Allevi al Blue Note di Milano


Dal 7 all'11 Ottobre Giovanni Allevi ha suonato al Blue Note di Milano, il tempio del jazz e, come sempre, ha registrato subito SOLD OUT. Biglietti già introvabili dopo pochi giorni di prevendita, grandi richieste giunte al locale dove l'artista si sarebbe dovuto esibire il 7 in un unico spettacolo e dall' 8 all'11 invece in un doppio spettacolo, alle 21 e alle 23/23.30, come prevede la tradizione del leggendario club del Greenwich Village di New York. Si sarebbe dovuto esibire in un solo spettacolo il 7 - ho usato il condizionale - ma alla fine anche in quella data è stato aggiunto un altro set data l'enorme richiesta.

Io ho avuto il privilegio di assistere al set delle 21 di venerdì 10 ottobre. Ed ero seduta proprio ad un tavolo attaccato al palco - praticamente sotto il pianoforte. Ho potuto, in questo modo, non solo sentirlo divinamente (ma anche chi si trovava più lontano in questo senso non aveva problemi, l'acustica del Blue Note è impeccabile) ma anche osservarlo davvero da vicino mentre suonava. Solo così sono riuscita a vedere ogni espressione e ogni singolo movimento del corpo. Una delle cose che colpisce di più infatti del Maestro Allevi, è la sua immensa fisicità: quando suona, dal brano più dolce e lieve a quello più forte e appassionato, lo fà con tutto sé stesso, con ogni singolo muscolo del corpo, teso ad accompagnare quelle lunghe e grandi mani che volano sulla tastiera del pianoforte. Non appena inizia a suonare, si fonde letteralmente con esso e tutto ciò che in quel momento lo circonda non esiste più, essendo lui rapito e portato via dalla sua Musica, in una dimensione che non sembra essere terrena, ma il suo corpo, che è ancora lì, trasmette al pubblico un'intera gamma di emozioni. Trema, si commuove, ride, gioisce ed esulta, ed infine si stupisce quando al termine dell'esecuzione di ogni brano viene inondato da applausi interminabili, provenienti da un pubblico che durante questi suoi viaggi interiori segue ogni fremito, ogni movimento, per poter cogliere ogni singola sfumatura in quelle note ed intraprendere il suo stesso viaggio. E quando questo avviene si realizza un sogno: l'unione di tante anime in una, unica e sola, guidata e accompagnata amorevolmente dalla stessa "entità", la Musica, la meravigliosa Musica di Allevi che unisce lui, l'artista, al suo pubblico in un abbraccio infinito.

Il concerto è stato davvero speciale, a partire dalla location, il Blue Note. Questo locale offre un'atmosfera particolare, intima, calda e accogliente, molto diversa dai teatri nei quali normalmente Allevi si esibisce, ma al quale non è nuovo: ha già infatti suonato al Blue Note di New York più volte e all'inizio di Novembre sbarcherà in Giappone per tre date, sempre nel circuito Blue Note. Nella settimana dei concerti milanesi ha proposto alcune tra le composizioni dei primi cinque album di piano solo: 13 Dita, Composizioni, No Concept, Joy e Allevi Live (cito anche quest'ultimo perché contiene un inedito, "Aria"). Per la gioia degli alleviani quindi (questo il termine che definisce gli estimatori - haem, dovrei dire noi estimatori - di Allevi, mai chiamarli fan, termine che sta per "fanatismo") non solo i brani più conosciuti dal grande pubblico, ma anche quelli meno noti. Piccole perle come la dolcissima "Japan", con la quale ha aperto il concerto di venerdì 10, "Monolocale 7.30 am", "Il nuotatore" e l'appassionato "Piano Karate", vero e proprio fuoco vivo. Ed è con lo stesso dirompente fuoco che è stata eseguita una delle mie composizioni preferite, "L'Orologio degli Dei", unica e assolutamente devastante. Al vibrare dell'ultima nota infatti l'intero Blue Note è semplicemente esploso, perché non riusciva quasi a contenere tutti gli applausi e le ovazioni che erano lì, tutti per lui, per questo piccolo grande uomo che con le sue note riesce ad arrivare al cuore di così tante persone. Molti i brani proposti da No Concept e Joy: "Panic", Back to Life", "Qui Danza", "Notte ad Harlem", "Downtown", "Jazzmatic", solo per ricordarne alcuni, e i due bis concessi (altrimenti saremmo andati a prenderlo dietro le quinte!) "Aria", rigenerante come l'aria che respiriamo e "Prendimi", un invito rivolto alla Musica. Tutto questo in un'ora e venti di pura poesia, di autentica overdose di emozioni.

Giovanni Allevi non è solo uno straordinario pianista, compositore e direttore d'orchestra (scusate se è poco), è anche una staordinaria persona che, nonostante il successo ottenuto, è rimasta umile e semplice. Nessuna mania di protagonismo, nessun delirio da divo ma solo tanta, tanta umanità. Dopo i suoi concerti si ferma quasi sempre per incontrare il suo pubblico che gli chiede autografi, foto o semplicemente lo ringrazia e gli stringe le mani. Chi, come me, ha avuto la possibilità di incontrarlo e scambiare qualche parola con lui, si sarà reso conto quanto sia disponibile e gentile, e quanto sia inverosimile che si tratti di un atteggiamento che nasconde una mera operazione di marketing, come molti maligni sostengono. Giovanni è una persona unica e speciale, così come unica e speciale è la sua Musica. E' una sferzata di passione ed energia, un'esplosione di dolcezza ed incanto e fa emozionare, fin nel profondo.









Giovanni Allevi performes at the Blue Note in Milan




Giovanni Allevi played at the Blue Note in Milan, the house of jazz, from 7 to 11 October and, as always, it was immediately SOLD OUT. Unobtainable tickets after few days of advance sale, many requests reached the club where the artist had to perform one show only the 7th, and two shows from the 8 till the 11, at 9pm and 11/11.30pm, as requires the legendary Greenwich Village club. He had to perform one show only the 7th, but given to the huge amount of calls and requests, he doubled the shows that night too.

I had the privilege to be present to the show of friday 10th, at 9pm. I was sitting at a table so close to the stage - almost under the piano. I had not only the chance to listen to him divinely (but it's like this for everyone at the Blue Note, which has perfect acoustics) but also to observe him at a close distance while he played. Thereby I could see each expression of his face and every single movement of his body. Infact, one of the characteristics of Maestro Allevi that impresses you the most it's his immense physicalness: when he plays, from the sweet and gentle piece to the strong and passionate one, he does it with all his being, with every muscle of his body, tightened to accompany those long and big hands that fly over the piano fingerboard. When he starts playing, he literally fuses with it, and everything that surrounds him in that moment doesn't exist anymore, because he's being ravished and taken away from his Music into a dimension which doesn't seem to be earthly, but his body, still there, conveys to the public a full range of emotions. He shakes, he's touched, he laughs, he's happy and he triumphs, and then he's astonished when at the end of each piece he's overwhelmed by a neverending applause, coming from a public who, during his interior journeys, follows each shiver, each movement, to catch every single shade in those notes and start the same journey. And when this happens a dream comes true: the union of many souls in one, unique and only, lovingly guided and accompanied by the same "entity", the Music, the wonderful Music of Allevi which fuses together him, the artist, and his public in an infinite hug.

The concert was really special, starting with the location, the Blue Note. This club offers a particular setting, close, comfortable and cosy, quite different from the theatres where Allevi normally plays. He's not new to it though: he has already performed his talent more than once in the Blue Note of New York and in November he'll be in Japan for three dates in the Blue Note clubs. During the milanese concerts' week he presented some of his compositions from his piano solo five albums: 13 Dita, Composizioni, No Concept, Joy and Allevi Live (I'm mentioning this because it contains an original work, "Aria"). And for the delight of the alleviani (a term that in English would sound like "allevians", and stands for Allevi's fans, but never cal them -haem, call us - like that, because the word fan recalls the word fanatic) not only the most famous pieces, but also the less known. Small pearls like the sweet "Japan", which opened the concert of friday 10th, "Monolocale 7.30 am", "Il nuotatore" and the passionate "Piano Karate", real burning fire. With the same disruptive fire was performed one of my favourite piece, "L'Orologio degli Dei", simply unique and devastating. Vibrated the last note the entire club just exploded, it simply couldn't contain all the applauses and ovations which where there, all for him, this little big man who can reach the heart of so many people with his notes. Many pieces from the albums "No Concept" and "Joy": "Panic", Back to Life", "Qui Danza", "Notte ad Harlem", "Downtown", "Jazzmatic", just to mention some, and two encores (otherwise we would have gone backstage to take him out!) "Aria", regenerative as the air we breath and "Prendimi" (take me), an invitation to the Music. All this in a hour of pure poetry, of authentic emotions overdose.

Giovanni Allevi is not only an extraordinary pianist, composer and conductor (beg your pardon if it's not enough), he's also an extraordinary person who, despite his fame, remained humble and simple. No self-advertisement mania, no superstar delirium but only a lot of humanity. After his concerts he - almost always -meets his public who asks for autographs, pictures or only thanks him or shake his hands. Who, just like me, had the chance to meet him and talk to him, surely realised how friendly and kind he is, and how improbable that this is only a marketing operation as malevolent gossips attest. Giovanni is a unique and special person, as unique and special it's his Music. It's a lashing of passion and energy, an explosion of sweetness and enthralment and it touches you, so deep inside.




L'Orologio degli Dei
unofficial video

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Aggiornamento del 17/10/208

A questo post contribuiscono alcuni degli alleviani che hanno assistito ai concerti del Blue Note.


Questo è il racconto inviato da CRISTINA di Milano

Che emozione il concerto al Blue note di Milano!! Non c'ero mai stata prima, perchè l'avevo considerato un locale troppo elegante per me!! Ed eccomi lì seduta incollata al palco con vicino le mie amiche insciarpinate!!!
Eccolo Giovanni che fa la sua corsettina verso il suo amato pianoforte che lo attende fiducioso. Comincia a suonare subito e l'emozione si impossessa subito di me a tal punto che scopro che sto piangendo!!! Non capisco se è la tensione, se è il luogo particolarmente intimo o se è lui che stasera sembra suonare solo per noi che siamo in silenzio duarante i brani per poi esplodere in applausi fragorosi che lo fanno spesso sorridere.
E' incredibile, Giovanni non parla tra un'esecuzione e l'altra al Blue Note ma a me sembra di sentirlo; mi sta comunicando un mare di emozioni, dolcezza e gioia si perchè Giovanni esprime gioia quando suona e questa gioia e passione arriva al pubblico e arriva anche a me che sono a pochi metri da lui.
Gli applausi lo rendono felice e a noi rende felice la sua musica, che ci fa sognare, ci commuove e ci fa sentire tutti uniti, tutti complici nel contemplare la sua musica come se fosse una magnifica opera d'arte dalla quale non riesci ad allontanarti e che sai non riuscirai più a dimenticare.

Grazie Giò
Cri
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Aggiornamento del 22/10/2008


Questo è il racconto inviato da GIORGIA di Como


"10 ottobre 2008 - Milano

Il ricordo più vivido è l'immagine di Giovanni che stringe le mani di noi seduti proprio sotto il palco. Proprio vicino al pianoforte. Vicinissimi a lui.

E non potrò mai dimenticare di aver stretto forte le sue mani calde e un po' tremanti per l'emozione ma cariche di una forza che davvero ti fa intuire "squarci di senso e lampi di divino".

Le ho strette forte le mani di Giovanni. Grazie Giovanni per avermi lasciato aggrappare alle tue dita ogni volta che stavo per affogare, perchè attraverso la tua Musica che mi squarcia dentro un po' di bruma se ne va e lascio passare il sereno.

Non potrò mai ringraziare abbastanza le amiche alleviane che hanno tenuto per me il posto più vicino alle vibrazioni di quelle corde e di quel cuore.

E non riesco ad immaginare nulla di più vicino alla preghiera, perchè solo un Dio d'amore può aver concepito l'armonia perfetta di questo Suo figlio musicista..."


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Questo è il racconto inviato da GABRIELLA di Bollate (MI)


Venerdì 10/10/2008 - Blue Note - Milano
Eccomi finalmente qui .... ore 19 circa, sono in coda con Chiara e in attesa di Giorgia (le mie alleviane del cuore). Scherzo e rido come se nulla fosse ma in realtà sono agitatissima anche se non è il mio primo concerto di Allevi. Ma ho la sensazione che questa sera sarà un'esperienza unica.
Finalmente entriamo e ci sistemiamo, praticamente ai piedi del pianoforte.
Alle 21 circa ecco che entra Giovanni e da quel momento la mia anima prende il sopravvento e si fonde completamente con la sua Musica. Mi accorgo che siamo tutti protesi verso di lui, anche fisicamente, ed è come se intorno a noi non esistesse più nulla al di fuori del Maestro e della sua Musica. E lui lo sente, lo si vede da come si entusiasma brano dopo brano, da come ride e scherza, dal suo sorriso disarmante e da come ci guarda.
Il tempo passa velocemente (troppo direi) e il concerto finisce. Guardo i miei "compagni di viaggio" e vedo riflesse sui loro volti le mie stesse sensazioni.
Ma la serata non è ancora finita. Giovanni si concede per gli autografi e quando saliamo noi alleviani con le nostre sciarpine la sua accoglienza e le sue parole ci emozionano e ci confermano quanto lui sia speciale.
Grazie Giovanni.

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Aggiornamento del 27/10/2008


Questo è il racconto inviato da ANNAMARIA della prov. di Lodi


"Devastante, sì…..forse questo aggettivo che diverse persone hanno usato per definire l’esperienza di un concerto di Giovanni dal vivo, è proprio il più incisivo, il più vero.
Devastante perché apre dentro di te abissi, scava voragini: non è la musica che ti passa sopra come acqua tiepida e come quella scivola via, senza lasciare un segno. Devastante perché buca l’asfalto del cuore e fa sgorgare acqua, lacrime, spalanca spazi e dimensioni infinite che scopri fuori e soprattutto dentro di te.
Devastante per la capacità e la dolcezza con cui Giovanni posa uno sguardo d’amore su tutti gli aspetti quotidiani del nostro vivere, dal primo semplice battito del cuore, al ritmo tumultuoso della nostre downtown.
Ma meraviglioso e devastante è anche avvertire l’emozione di Giovanni mentre suona, l’onda di sentimenti che parte dalla sua anima ad accarezzare la tua, l’onda che ti avvolge nel profondo e ti regala il suo cuore…..

Del concerto di mercoledì 8 ottobre ho riportato in me proprio la bellezza del dono, della semplicità e umiltà del nostro Giovanni che - lo capisci anche senza parole ­ - è lì per te, per dare il suo cuore fino a rimanere “spossato”, per compiere un gesto assoluto di donazione.

Ma di fronte ad un atto così grande…..come restare indifferenti? Come non ringraziare? Come non sentirsi sollecitati a fare altrettanto, a trasformare se stessi in dono, ciascuno nella specificità della propria esistenza, nella propria piccola storia?"

Annamaria

15 comments:

  1. Ciao Pip,
    sono meravigliosamente d'accordo con te! Giovanni con la sua musica vola altrove, e noi siamo presi per mano a volare con lui. Chiunque abbia un cuore aperto non può non afferrare questa mano tesa, viene trascinato su... brividi lungo la schiena, petto aperto ecc. Durante i concerti questo effetto è molto più potente che attraverso i dischi (anche io come te li posseggo tutti - apprezzo ancora il CD come oggetto, più degli impalpabili mp3 - e ciascuno di loro possiede delle perle... il live ad esempio l'ho comprato solo per Aria!): non dimentichiamoci che la musica digitale delle incisioni moderne taglia certe frequenze che possiamo invece percepire dal vivo, soprattutto a livello inconscio, fino a farcene toccare letteralmente l'anima.
    Tutto questo è incomprensibile per chi la musica la vede unicamente come algebra delle note, per chi la vive cerebralmente piuttosto che attraverso il veicolo delle emozioni e dei sentimenti.

    Un post veramente ben scritto il tuo, Pip, trasmette tutta la nostra passione per Allevi, e la magia della serata a cui hai avuto la fortuna di partecipare.

    Al concerto di Assisi, più volte, un attimo prima che lui si mettesse a suonare, si è udito dal fondo del prato antistante la Basilica Superiore un urlo solitario, sempre dalla stessa voce, un urlo di incitamento e apprezzamento: "Energia pura!". Ecco proprio questo è sua musica.

    Un abbraccio e a presto, tornerò a guardarmi con calma questo bel blog, intanto ne metto il link sul mio.

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  2. Il moroso va matto per Allevi, se lo sapeva ci sarebbe sicuramente andato... Anche a me piace molto, lo ascolto quando ho bisogno di relax!

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  3. Ciao Chiara,

    mi associo a Daniele sulla veridicità e passione con le quali hai descritto quella magica serata che ho condiviso. Come dice la mia piccola Giulia '' Giovanni è un spanna sopra gli altri'' ... sempre con immutata umiltà !
    Grazie Chiara !
    un abbraccio
    Lorena downtown(Milano)

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  4. His music is so beautiful! What talent! :)

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  5. Ciao Chiara!
    (il link da Alleviani mi ha portato fino a qui..)
    posso confessarti che nel leggere il tuo racconto mi è scesa anche una lacrima.. ed è questo che mi ha spinto a lasciarti poi un messaggio!
    Son d'accordissimo con te quando scrivi: "...è stata eseguita una delle mie composizioni preferite, "L'Orologio degli Dei", unica e assolutamente devastante."
    Sebbene sia uscito Evolution, "L'Orologio degli Dei" rimane il brano che più di ogni altro mi trasmette ENERGIA: quei 'tocchi' leggeri iniziali ..la forza dirompente di alcuni passaggi ..quell'attimo di pausa prima del fuoco finale ..mi fanno sognare!.
    Inoltre ti appoggio anche quando affermi "Giovanni Allevi ... è anche una staordinaria persona che, nonostante il successo ottenuto, è rimasta umile e semplice."
    Ho avuto la fortuna di scambiare due parole con lui alla FNAC di Milano quando ha presentato Evolution: Giovanni è autentico, umilissimo e disposto sempre ad ascoltarti.. chinandosi a volte verso chi parla in segno di disponibilità!
    ..magico Giovanni!
    Gabriele (_MI)
    (per eventuale risp. lascio il mio contatto: ciccio_88@hotmail.com)

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  6. invidio veramente tutti quelli che hanno potuto ascoltarlo. a livorno si esibirà il 30 aprile e non sò se avrò la fortuna di assistere al suo concerto, spero con tutto il cuore di sì...

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  7. Daniele: sono assolutamente d'accordo, le emozioni suscitate dalla meravigliosa musica di Giovanni sono sicuramente più forti durante un concerto e si riescono a cogliere sfumature che nell'ascolto dei dischi non sempre si riescono a percepire, almeno per quanto mi riguarda.

    Grazie per le belle parole, anch'io ti aggiunto ai miei link.

    Dolcetto: se volete essere aggiornati sui suoi concerti, date un'occhiata ogni tanto al sito di alleviani.com e leggete il Messsage Board!

    Lorena downtown: grazie, ho cercato di raccontare la magia di una serata indimenticabile, anche se mi rendo conto quanto non sia semplice trovare le parole adatte per descriverla. La tua Giulia, è "una spanna sopra gli altri"! ;)

    Maryann: yes, he really is incredibly talented!

    Gabriele: "L'Orologio degli dei" è energia pura, come tu scrivi, e ascoltarla dal vivo è un'esperienza unica! Grazie di essere passato, mi segno il tuo contatto! :)

    Mammadeglialieni: ti auguro di sì, ma ti consiglio di acquistare subito i biglietti, dato che andranno a ruba! :-o

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  8. Ciao Chiara vengo anch'io da Alleviani.com....che post emozionante il tuo!L'Orologio degli Dei è magica, pensa che al primo ascolto su cd non mi è piaciuta per niente..e poi dal vivo...un colpo al cuore!Mi ha trascinato via sull'altalena delle sue note!!!!
    A presto,
    Roberta Ska (NA)

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  9. cara Pip,
    ho letto anch'io questo post.. e che dire?
    E' scritto benissimo, perche' si capisce -senza troppi giri di parole- che ne fai un'analisi schietta ma assolutamente completa anche dal punto di vista delle emozioni che riesce a trasmettere al pubblico.
    Complimenti: sembra davvero un articolo ufficiale del suo ufficio stampa!
    ... Pip for President! :D

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  10. Roberta Ska: ti ringrazio molto, è bello vedere come ci accomunino le stesse sensazioni!

    Birabira: :-o addirittura?! Beh, spero allora che qualcuno del vero staff del Maestro Allevi capiti di qui prima o poi! ;)
    GRAZIE!

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  11. ho cominciato ad ascoltAre Allevi l'anno scorso quando ero incinta del mio piccolo.... mi sdraiavo sul divano chiudevo gli occhi e con la sua musica mi lasciavo trasportare in belllissimi sogni..davvero straordinario ;)

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  12. Pensa Pip, ho letto il libro che ha scritto ma ancora non mi sono decisa ad ascoltare la sua musica... molto bello ed erotico il quadro di Klimnt che hai scelto questa settimana!

    Francesca

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  13. Flo: allora il pargolo è venuto su davvero bene! ;)

    Francesca: ma dai, in genere è il contrario! ;)
    Che adoro Klimt ormai lo sai, amo poi molto la serie di Sea Serpents!

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  14. che bella recensione..anch'io avrei tanto voluto sentirlo dal vivo!

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  15. Serendipity: grazie, è stato davvero fenomenale!

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